Caro Giovanni P. sono sorpreso dal dedurre che, da astrofilo, non sapevi come mettere a fuoco per il tuo visus compromesso: il focheggiatore era proprio lì, a portata di mano. Solo così avresti apprezzato la qualità dei miei oculari. Io, da divulgatore, ho il dovere di impostare una messa a fuoco perfetta per un occhio sano. E’ ovvio, e anche banale, che chi non ha una vista perfetta dovrà indossare le lenti, soprattutto in queste circostanze. E se qualcuno dimenticasse gli occhiali a casa? Basterà chiedere e sarà aiutato. Non mi manca certo la pazienza. A proposito degli strumenti, erano presenti un telescopio ogni 7 partecipanti, un rapporto più che ragionevole. In queste circostante i tempi di attesa, mediamente, oscillano tra i 30 e i 90 secondi, quindi davvero nessuna sgomitata. Ti ringrazio moltissimo per il tuo apprezzamento nei confronti della location, del planetario, delle meteoriti ed anche per avermi definito un “ottimo divulgatore scientifico”. Certo, sarebbe stato bello (e più equo) se tu ne avessi tenuto conto nell’esprimere la tua valutazione complessiva. Vito Lecci